Totòday


Quarant’anni senza il grande cuore di Totò
15 aprile 2007, 01:00 am
Filed under: Totòday

Autore: Lameduck

Dopo aver partorito, assieme all’amico Cima – non pensate male, però – l’idea di questo Totòday, per celebrare i quarant’anni dalla morte del più grande di tutti, mi sono resa conto di quanto sia difficile scrivere qualcosa su Totò e la sua arte.
Io mi ritrovo ammutolita. Totò la maschera, il principe, il più grande comico, la marionetta. Tutte cose già dette e poi come si fa a trovare ancora qualcuno al mondo al quale si debba spiegare chi era e che cosa ha rappresentato Totò?
Secondo me, se è vera la storia che le onde radiotelevisive viaggiano nello spazio per essere captate a piacere, pure gli alieni si divertono con lui e magari tra loro usano dire: “Siamo marziani, o caporali?”


Voglio dire due cose allora sul cuore di Totò uomo.
Lui che diceva: “solo chi ha patito la fame può far ridere veramente” era famoso anche per la sua generosità. Una volta Franco Franchi raccontò in un’intervista di quando lui e altri colleghi attori alle prime armi e senza il becco di un quattrino si arrangiavano a cenare nella latteria presso il teatro. Da un certo giorno in poi lo poterono fare gratis, perché Totò aveva mandato il suo maggiordomo a dar ordine che da quel momento fosse messo tutto sul conto del principe.
Amava moltissimo gli animali, si dice abbia lasciato una somma enorme, milioni dell’epoca, al canile di Roma.

Ho conosciuto un vecchio falegname faentino che fu mandato dalla sua ditta, famosa a quei tempi, a restaurare dei mobili in una villa appartenente a Totò. Un giorno, lavorando al cassetto di un comò, trovò un fascio di banconote, una cifra ragguardevole. Quando Totò fece ritorno a casa alla sera, andò da lui e gli porse il denaro, un pò imbarazzato. Totò lo guardò e gli disse: “Non ti preoccupare. L’ho lasciato lì perché io ho naso, conosco con chi ho a che fare e sapevo che di te mi potevo fidare”. Inutile dire che le mance alla fine dei lavori furono generosissime per tutti.

Questa generosità è ripagata del grande amore che Totò riceve da decenni dal suo pubblico. Anche se sono quarant’anni che viviamo senza di lui, lui è lì che ci osserva e ride, anzi si scompiscia, pensando a quando i critici consideravano lui e i suoi film delle porcherie, volgari e di bassa lega.
Ma mi facciano il piacere, mi facciano. A prescindere.



Continuano l’omaggio:
A.I.U.T.O., Virginia, Alex321, Dalianera, Lazzaroblu, Pensatoio, Napoli Bloggers, Agoradicloro, Lupo sordo, Munchhausen, Alduccio, Vulvia, Pibua, Pasquale Orlando, Antonio64j, L’Eco di Dionisio, Sogniebisogni, vi_di, PensierofiliArts, MenteCritica, ed altri ancora..

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